Associazione Italiana Sommeliers Delegazione di Cremona |
DEGUSTAZIONE:
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Albergo "Ponte di Rialto" - Crema
Dulcis in fundo.
È proprio il caso di dirlo.
Anche perché è l'ultimo appuntamento dell'anno e come ogni menù, anche la programmazione dell'AIS Cremona chiude con il dolce… e che dolce!
I "Dolci Incontri" che danno il titolo alla serata sono tra "quattro vinelli" che farebbero scorrere brividi di piacere sulla schiena di Bacco e i dolci di Igino Massari, che mi permetto di definire poeta e filosofo della nobile "scienza" della pasticceria.
Superfluo elencare i premi e i titoli vinti. Ci parla di sé soprattutto attraverso i suoi dolci, che raccontano del suo amore per questa nobile arte; e ci tiene a sottolineare che di amore si tratta, non di passione. La passione brucia presto come un fuoco di paglia, mentre un amore come il suo è profondo e dura tutta la vita, rende inesistenti i sacrifici al punto da aver bandito, come dice lui stesso, questa parola dal suo vocabolario. Ha fatto della qualità il suo stile di vita e i dolci in degustazione ne sono la conferma lampante.
Snocciola citazioni e aneddoti mascherando a stento un pizzico di timidezza. I suoi dolci sono un'esperienza mistica. Chi volesse ripeterla può sempre recarsi a Brescia alla pasticceria "Veneto". È da questo raffinatissimo atelier che escono le sue incomparabili creazioni.
Seguendo un suo consiglio ho provato a fare di un pasticcino un sol boccone.
Da brivido.
È stato come avvolgere la lingua in una sofficissima e leggerissima nuvola di sapori incantevoli. Uno su tutti, il mio preferito, un fondo di amaretto morbido con crema di burro e nocciole e nocciola caramellata. Sublime.
Per reggere lo scontro… pardon, l'incontro anzi, il dolce incontro non si poteva che scegliere degli autentici fuoriclasse:
Kracher - Trockenbeeren Auslese Grande Cuvée 2001 (Austria) Colio Estate Wines
Vidal Icewine 2002 (Canada) Château de Fesles
Bonnezeaux Château de Fesles 1997 Isole e Olena
Vin Santo del Chianti Classico 1996
e… Château d'Yquem 1er Grand Crù Classé 1998… ovvero sua maestà il Sauternes.
Questi gioielli scivolavano nei bicchieri sotto lo sguardo attento e goloso degli astanti e dopo qualche istante di mistica adorazione scivolavano delicati sulla lingua e nel gargarozzo, levando mugolii di piacere e di approvazione. Per descrivere tutte le sensazioni uscite da quelle bottiglie e da quei bicchieri ci vorrebbe un libro.
Mi fermo qui.
Sicuramente questa è stata una serata unica, forse irripetibile, come ha sottolineato Luca Bandirali.
Ma non poniamo limiti alla provvidenza; sicuramente la nostra delegazione, sarà in grado di proporre altre serate e altre degustazioni memorabili.
Non mi resta che augurare a tutti un felice e sereno Natale.
Marco Morlotti