DEGUSTAZIONE:
"LA BARBERA - ASTI E ALBA A CONFRONTO"

Ristorante "Aquila Nera" in Palazzo Trecchi - Cremona

Nell'ottocentesca cornice di Palazzo Trecchi si è recentemente svolta una stimolante degustazione curata dalla vivace delegazione cremonese.
Tema della serata era l'approfondimento della conoscenza della Barbera: per anni relegata al rango di vitigno da facile beva, da tutti i giorni e considerata priva di potenzialità gusto-olfattive degne di essere studiate e portate in luce.
In realtà il Barbera è un vitigno molto versatile, capace di dare risultati diversi se prodotto in zone differenti. La serata, infatti, ce ne ha fornito un'interessante prova.
"Il terroir dell'astigiano, con la zona di Costigliole d'Asti e il Monferrato, non ha nulla a che invidiare all'albese", ha esordito Delfina Piana, delegata A.I.S. Cremona.
Provare per credere, è stato il nostro caso!
Sette vini in degustazione cieca, tre della zona di Alba, tre della provincia di Asti e un intruso dell'Oltrepo, tanto per divertirci.

1 - Il primo campione si presentava con un bel colore rubino, pieno di sostanze estrattive. Un bouquet ricco di profumi secondari, complesso nel fruttato e con qualche nota erbacea; speziato di pepe e con una viola assai marcata. Un vino giovane, persistente e abbastanza morbido. Con una corretta acidità e una tannicità piacevolmente equilibrata, data sia dal vitigno, sia dal legno. Purtroppo non così lungo in bocca come avremmo voluto.

2 - Il secondo assaggio appariva subito di un colore più spento e meno accattivante. In parte ancora chiuso all'olfatto, ma più pronto da bere e più facile del precedente.

3 - Nel terzo bicchiere si presentava un vino dal colore rubino pieno. Fruttato e speziato con una nota intensa di cioccolato: un bouquet però meno complesso del n°1.
Elegante, fine e piacevolmente persistente al gusto.

4 - Il quarto assaggio si presentava con un bouquet abbastanza intenso, con frutti rossi e note erbacee. Caldo e con tannini ancora giovani. Nel complesso meno elegante dei precedenti, seppur gradevole.

5 - Nel quinto bicchiere si poteva degustare un vino dal bel colore rubino. Fruttato, elegante ed avvolgente nella sua elevata alcolicità svolta.

6 - Il sesto campione si presentava come un vino giovane, ma di grande potenzialità. Speziato con la cannella e floreale con la viola. Di acidità gradevolmente percepibile. Vellutato al palato e persistente al gusto.

7 - Il settimo assaggio si aveva buon colore rubino e un bouquet troppo fermo sulle note speziate del cacao e del caffè. Al palato, poi, non dava piacevoli sorprese.

La classifica che segue è il frutto delle votazioni seguite alla degustazione cieca effettuata dalle 85 persone presenti in sala, fra cui molti sommeliers della delegazione di Cremona e Bergamo.
Una classifica che, a mio parere, conferma quanto anticipato dalla delegata Delfina Piana in apertura di serata: si è premiato la Barbera d'Asti (6 - 1) rispetto a quella di Alba. Gli appezzamenti migliori nell'astigiano, infatti, non sono riservati al nebbiolo come nell'albese (Barbaresco e Barolo).
Tuttavia non dà neppure merito all'Oltrepo (4) che si è presentato con una Barbera di discreto livello e con un buon rapporto qualità /prezzo.
Personalmente mi spiace aver assaggiato alcuni campioni (7) che troppo si discostano dalla tipologia del vitigno Barbera, nascondendo la ruvida tannicità della giovinezza, suo elemento peculiare, per cedere al gusto più commercialmente appagante dell'evoluzione speziata.
Da rilevare la presenza in incognito, in sala, del produttore Fabrizio Caldera che non ha avuto paura di confrontarsi alla cieca con nomi altisonanti come Braida (Giacomo Bologna) o Prunotto (Antinori). Ne è uscito assai bene.

Classifica correlata ai nomi dei vini in degustazione:

Silvia Mancini
SOMMELIER
A.I.S. CREMONA