Associazione Italiana Sommeliers
Delegazione di Cremona

Gita in Friuli

20 e 21 maggio 2002

Friuli: "Tradizione e dinamismo a braccetto".

Questo era, se così si può chiamare, il titolo dell'annuale gita che la nostra Delegazione AIS di cremona ha programmato per le giornate del 20 e 21 maggio scorsi.
Eravamo un bel gruppo numeroso ed eterogeneo: professionisti, amatori o, come me, appassionati del mondo enogastronomico, dal suo fascino e complessità.
Si tratta infatti di un settore dalle mille sfaccettature, ma uno dei pochi in cui la personalizzazione diretta del singolo permette di creare "la propria attività" ad immagine e somiglianza di chi la gestisce.
Il cibo ed il vino sono infatti due mondi complementari, con una storia antichissima nella quale passione per il prodotto e per la sua qualità hanno sempre datorisultati straordinari.
Trattoria tipica o raffinatissimo ristorante procurano gioia e piacere ai propri clienti solo nella misura in cui dietro ci sia passione, impegno e sentimento.
Solo così "l'azienda" (di ristorazione o vinicola che essa sia) resta un "piccolo mondo", il mondo della famiglia che l'ha creata.
In due giorni siamo stati ospiti di prestigiose cantine del Collio: Russiz Superiore, Marco Felluga, Schioppetto, Jermann, Villa Russiz.
Non poteva mancare, in termini di grandi nomi storici del settore, la distilleria Nonino che ha fatto veramente storia creando, nel 1973, la prima grappa di singolo vitigno.
Vi stancherei da matti se incominciassi a parlarvi di ciascuna azienda!
Mi limito, quindi, a riassuvervi le mie sensazioni, ricavate da queste visite piacevoli ed affascinanti.
Mai titolo di testata fu tanto azzeccato!!
La tradizione ha creato queste aziende e il dinamismo dei proprietari le ha trasformate in veri e propri gioielli, grazie a continui studi, ricerche e migliorie, all'avanguardia con la propria era,
Ma, tecnologia a parte, il leitmotiv di queste aziende è la carica emotiva che anima i proprietari e che, unita ad un impegno costante, ha fatto scaturire risultati eccellenti nel più grande rispetto della tradizione.
E' questo il momento di ringraziare, perciò, tutti coloro che ci hanno ospitato e, soprattutto, per come l'hanno fatto: un'accoglienza calda e generosa ci ha permesso di vivere ed immedesimarci nella storia e nei cicli produttivi delle loro aziende senza mai scordare che, anche nel 2002, il "buon vino" è il risultato di un granda rispetto della natura.
Da una gita istruttiva e divertente ne abbiamo ricavato anche una nobile lezione di vita.
Grazie, grazie ancora a tutti voi.

Mara Camerini

Il gruppo dei sommeliers cremonesi davanti a Villa Jermann

 
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Per una cena davvero speciale...

Ristorante "Aquila d'Oro"
Castello di Trussio

La Delegazione AIS di Cremona ha cenato, il 20 maggio scorso, presso il sopracitato ristorante.
Con loro c'ero anch'io che, pur non essendo aspirante sommelier, amo il mondo enogastronomico al quale mi accosto con particolare passione.

La cornice della serata è quella di una bellissima villa, un tempo luogo di svago e di riposo.
Siamo appena arrivati e questo contesto scenografico spettacolare insieme ad un'accoglienza calorosa ci fanno subito dimenticare di essere in un ristorante.
Il rito della cena sembra infatti svolgersi all'interno di una dimora privata dove a "noi ospiti" è data la sensazione di essere veri e propri amici di famiglia.
Ad apririci la porta c'è il proprietario in persona e... "l'entrée" è trionfale, all'insegna di un aperitivo specialissimo: un vaso di rose bianche gigantesco, un grande champagne e prelibatezze quali fois gràs e patés vari serviti in splendidi cucchiai d'argento!!!

Il mio cuore viene subito rapito da tanta squisitezza e, come un pittore, cerco di catturare nella mia mente anche il più piccolo dettaglio.
La cena è un susseguirsi di portate meravigliose alla vista e buonissime al palato; naturalmente accompagnate da vini indimenticabili.
Una cucina di qualità unita a bottiglie da pinacoteca; il tutto interpretato con una sensibilità particolare.
Da ciò non può che scaturire un risultato di raffinato prestigio.
Ogni piatto ha vita e personalità proprie e i piatti da portata sono ogni volta diversi atti ad interpretare al meglio i cibi che contengono.
Il risultato di tutto questo, credetemi, è quello di aver creato una vera e propria "opera d'arte".

Mara Camerini

 

 


 

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