Fontodi

  Il nome Fontodi trae origine dal latino "Fons-odi" risalente all'epoca romana e sin da allora in questa zona è pratica la coltivazione della vite. Recentemente sono stati inoltre ritrovati documenti cinquecenteschi attestanti l'attività vitivinicola nella tenuta e nei poderi di "Case Via". Dai primi del '900 i Vini Fontodi già venivano esportati in tutto il mondo ricevendo in importanti manifestazioni numerosi premi per la loro qualità.
     
  La famiglia Manetti, di origine chiantigiana e dedita da oltre tre secoli all'attività tipica di produzione di terracotta, ha acquistato Fontodi nel 1968 dedicandosi per oltre trenta anni al miglioramento delle strutture produttive ed alla acquisizione di nuovi terreni.
     
  I vigneti di Fontodi si estendono per 67 ettari e sono tutti situati nella vallata, denominata Conca D'Oro, che si apre a Sud del paese di Panzano ad un'altitudine media di 400 metri slm. L'esposizione a Sud dei vigneti e la collocazione all'interno di un anfiteatro naturale comporta condizioni di luminosità e calore ottimali per ottenere una perfetta maturazione delle uve e quindi grande carattere e struttura nei vini.
     
  I terreni di natura galestrosa, consentono un drenaggio perfetto ed una profonda esplorazione alle radici della vite favorendo così l'assorbimento di quei sali minerali necessari al suo metabolismo.
     
  Fontodi si è dotata nel 1998 di una cantina modernissima, progettata con l'obiettivo di ottenere un ulteriore miglioramento qualitativo dei vini per mezzo di una gestione più gentile e rispettosa della vinificazione. Particolare attenzione è stata posta all'inserimento nell'ambiente esistente in modo da produrre il minor impatto possibile.
     
  I serbatoi di vinificazione contengono al loro interno una coppia di follatori che immergono le buccie nel mosto durante la fermentaziome permettendo così di estrarre nel modo più soffice possibile tutte le sostanze utili, riproducendo quello che i nostri nonni usavano fare manualmente nei vecchi tini aperti.
     
  L'edificio è costruito su tre diversi livelli ai quali sono state poste le fasi di pigiatura delle uve, di fermentazione e al livello più basso quella di maturazione in legno del vino. Questo posizionamento su livelli discendenti consente il trasferimento del prodotto da una fase all'altra, per caduta naturale, per gravità evitando così l'uso di pompe meccaniche.
     

Barriques usate dall'Azienda Fontodi:

Seguin Moureau - Francois Freres - Pauscha (Austria)

Taransand France - Dangaud e Jangle - Stury

(da una annotazione del Sommelier Mauro Piazza)

 

Indietro